Autobiografia del commediografo statunitense Neil Simon
“Possiedo un pezzo di terreno. È abbastanza piccolo. Sarà largo un metro e lungo otto. Ha la moquette, solitamente di un rosso scuro o di un blu tetro… Non l’ho comprato. Non mi è stato regalato… È mio perché me lo sono preso…. Ho lottato per tenermi questo spazio e la mia tenacia ha tenuto alla larga tutti i pretendenti di questo luogo minuscolo, di quest’isola tra le poltrone… Il mio regno si trova dietro le quinte, dove cammino avanti e indietro durante le prime”
Traduzione in italiano dell’originale “Neil Simon’s Memoirs” del 1996 è la autobiografia del più acclamato commediografo del XX secolo è pubblicato da Excelsior nel 2007 per la traduzione di F. Paracchini (ISBN-10 : 8861580343 - ISBN-13 : 978-8861580343).
Nato nel quartiere newyorkese de Bronx il 4 luglio del 1927, figlio di genitori ebrei, il padre vendeva generi d’abbigliamento e la madre era una casalinga. Suo fratello Danny, anch’egli autore di successo (ma in ambito televisivo) ha condiviso con lui l’inizio della carriera. I fratelli realizzarono numerosi show di successo proprio nel momento di esplosione dei grandi network televisivi americani. Ad un certo punto Neil cominciò a sentirsi prigionieri dei limiti che il mezzo televisivo imponeva alla sua creatività e decise di intraprendere la carriera di commediografo teatrale. Il motivo, oltre a quello di sentire il sacro fuoco del palcoscenico, fu la volontà di tornare a vivere e lavorare a New York, la sua città natale, visto che la ricca televisione pagava bene sì, ma in quegli anni costringeva a vivere a Los Angeles, vero centro nevralgico della tv USA. Innumerevoli sono i suoi successi: “A piedi nudi nel parco”, “La strana coppia”, “Rumors”, “Appartamento al Plaza”, “California Suite” che spesso, oltre ad anni di repliche consecutive nei teatri di tutto il mondo ebbero grandi successi anche al cinema.
Questa autobiografia è assolutamente sorprendente. Lo stile di scrittura è quello inconfondibile del miglior Neil Simon: diretto, tagliente, autoironico. Racconta con dovizia di particolari (è un libro di 560 pagine) la genesi di ogni sua opera, le difficoltà iniziali, il matrimonio, le figlie e la prematura morte della moglie. Uno spaccato di vita vera, che descrive un mondo, quello del teatro e del cinema americano che per certi versi ha ben poco in comune con quello nostrano.
Ancora più sorprendente sono le rivelazioni su come ogni sua opera sia ispirata a fatti accaduti nella sua vita e che lui ha semplicemente esasperato, condendoli con quel suo humor così ricco e fantasioso.
Neil Simon ci racconta come era facile per lui scrivere, ma terribilmente complicato arrivare poi a mettere in scena il suo testo. In realtà dalla idea alla stesura della prima versione passava relativamente poco tempo. Il processo di scrittura a quel punto prevedeva sempre la scelta di un regista teatrale cui inoltrava il manoscritto e col quale, a volte per mesi, teneva un fitto confronto che alle volte portava a decine e decine di revisioni. Una volta soddisfatto il regista, occorreva convincere i produttori e poi ancora gli attori (che a volte erano nomi come Robert Redford, Walter Matthau, Jack Lemon). Insomma un copione poteva richiedere anche oltre un anno di lavoro. Interessante è anche che l’autore non terminava il suo compito con la consegna al cast della versione finale del suo scritto. Ogni produzione di quella caratura veniva prima sperimentata in un teatro di periferia e se il risultato non era quello atteso, si tornava a modificare e integrare il testo.
Succulenti sono i racconti dei suoi rapporti con Vittorio De Sica, Zavattini, le settimane di girato a Ischia, la descrizione dei metodi di approccio all’interpretazione dei grandissimi attori cui affidava i suoi personaggi, le insidie degli agenti e dei contratti che non sempre gli hanno permesso di godere a pieno dei suoi successi letterari.
L’aspetto che più affascina di questo libro è la prospettiva del suo autore: non ci racconta un mondo effimero, distaccato dalla realtà con gli occhi di chi ne fa parte. Neil Simon ci descrive incontri, feste, litigi, telefonate tra persone che appaiono perfettamente reali e non dissimili da noi a dispetto di una narrativa comune quasi sempre in chiave gossip. E lui ce lo racconta con distacco di chi teneva separata la sua sfera personale e famigliare da quell’ambiente.
Il processo creativo così come lo scopriamo da questa lettura non è mai veramente libero. Ma, diversamente da quanto immagineremmo, non è influenzato dal marketing o da vincoli derivanti da mode o usi del momento. Almeno nel caso di Neil Simon, l’arbitro finale, il vero coautore è sempre e soltanto il pubblico. La scelta dei revisori, dei registi e degli attori era sempre rivolta a persone che riteneva più a contatto col sentire del pubblico. L’autore più importante del XX secolo ci restituisce una verità eterna: che per essere un artista in grado di coinvolgere così tanto il pubblico devi avere la sensibilità e l’acume che gli consenta di capire di cosa pensa, di cosa ha paura, di cosa ha bisogno e di cosa si può appassionare e deve anche essere capace di scegliere parole ed emozioni semplici, che non vuol dire di minore spessore.
Se possibile consiglio di leggere l’originale inglese che, nel caso di un autore è sempre la cosa migliore da fare in quanto ci arriva il suo stile e il suo linguaggio diretto, privo dell’inevitabile contaminazione del traduttore. Se poi parliamo delle sue opere, beh … consiglio a tutti i registi di non fidarsi ciecamente delle traduzioni ufficiali e obbligate dalla SIAE.
Neil Simon ci ha lasciato il 26 agosto del 2018 a 91 anni per una polmonite mentre era ricoverato in ospedale per un blocco renale e con l’Alzheimer che lo stava consumando. I suoi più grandi successi hanno più di 50 anni e non sembrano invecchiare affatto, restando attualissimi. E’ forse troppo presto per dire se la sua arte sopravviverà a lungo come lo è stato per i mostri sacri del teatro, ma una cosa è certa: se anche non ci ha fatto riflettere sull’iniquità del nostro destino o sulla politica o la morte, Neil Simon ci ha lasciato straordinari ritratti di noi stessi che cerchiamo di destreggiarci tra le incomprensioni con i nostri simili e le piccoli grandi contraddizioni della nostra società.
Neil Simon ha vinto tre volte il Tony Award per la migliore commedia oltre ad un Tony Award alla carriera, un Golden Globe Award, quattro Writers Guild of America Award e un premio Pulitzer.
Questa volta è la mia storia di Neil Simon
Editore: Excelsior 1881
Anno: 2007
ISBN-10:8861580343
ISBN-13:978-8861580343
Pagine: 560
G.P.